Il mio secondo miracolo

......eh si ragazze do' questo titolo al racconto del mio secondo parto, perchè dare la vita è un miracolo.
Allora cominciamo dall'inizio, il 15 agosto 2012 pomeriggio ricovero in clinica (secondo cesareo quindi programmato) e dopo mesi di attesa si avvicina il momento in cui conoscerò il mio pulce.
Si comincia l'ansia, ma non ero preoccupata dall'operazione in quanto essendoci già passata con il primo parto ero preparata.
Dentro di me avevo un misto di emozioni, la voglia di conoscerlo e la paura per qualsiasi cosa potesse succedere. Certo l'operazione l'avrebbe eseguita il mio ginecologo e fidandomi ciecamente di lui da un lato ero tranquilla, ma l'imprevedibile può succedere e quindi vai di paranoie!
Pensavo a Riccardo che era ancora piccolo, a questo bimbo che stava per nascere, insomma mi avete capito
Arriva il 16 mattina e alle 7,30 mi cominciano a preparare. Catetere (la odiooooooooo quella cosa infilata!!!!!) e aspettiamo la barella che venga a prendermi. Fuori dal reparto ci sono già mia mamma e mio marito, fanno entrare mia madre con la barella e intanto che mi spoglio e mi infilo la camiciola mamma comincia a piangere. Poverina l'ho pure sgridata, mi portano giù bacio a mio marito e comincia la mia seconda avventura.
Ore 8,30 giù in sala operatoria mi preparano con le flebo, mi attaccano il saturimetro e il bracciale del misuratore di pressione e manca solo l'anestesia. Chiama il mio ginecologo dicendo che ritarda di mezz'ora perchè quel giorno non era di turno in sala operatoria, scendeva solo per me, e quindi aveva avuto un pochino da fare in reparto, va bhe poco male si aspetta.
Ma ecco che mi si avvicina la dottoressa di turno in sala operatoria che mi dice che purtroppo c'era un urgenza e quindi dovevano liberare la sala operatoria. Purtroppo il 16 agosto con le ferie erano in carenza di personale e solo due sale operatorie erano a regime e siccome una doveva rimanere libera per ogni altra urgenza quella che doveva aspettare ero io. Morale della favola mi staccano tutto e mi portano nella saletta del post operatorio ad aspettare, ogni tanto si avvicinava qualche infermiere e il mio ginecologo a chiedermi se stavo bene e si scusavano.
Ma non c'era niente da scusarsi le urgenze sono più importanti!
Comunque ad un certo punto sento il pianto di un bimbo (per essere precise erano due pianti, erano due gemelline alla 35esima settimana) e penso tutta emozionata che toccava a me, ingenua io!!!.
Ecco che arriva un'altra urgenza, donna alla 31esima settimana, e io ancora ad aspettare.
Che poi se non fosse stato per il catetere che mi stava facendo male non c'erano problemi ma naturalmente non vedevo l'ora.
Comunque ecco che finalmente un po' prima delle 13 entro di nuovo in sala operatoria e penso fra di me ,"fate in fretta che altrimenti mi fregano di nuovo il posto".
Arrivano l'anestesista e il mio ginecologo e a parte il dolore dell'epidurale, dovuto ad un piccolo problemino che ho alla schiena, e all'anestesia che non ha preso bene la gamba sinistra (la muovevo durante l'operazione) tutto è andato alla grande e alle 13,35 nasce Francesco.
Vederlo e baciarlo mi ha fatto dimenticare la lunga attesa e tutto il resto, ero diventata di nuovo Mamma!
Susanna

Uh che bello Scintilla, non avevo mai letto dei tuoi parti, non vedo l'ora di leggere di quello di Federico

E niente, quando ho letto della gamba mi sono immagina te stesa che muovi il piede su e giù, scusami, ma questo racconto è così bello e sereno che non ho trattenuto una risatina

Eh lo stavo in effetti muovendo e l'anestesista che mi diceva di smetterla

Ci avrei giurato